Da quando Elon Musk ha acquistato Twitter e ha apportato una serie di modifiche radicali – tra cui il cambio del nome in “X”, una gestione controversa e decisioni discutibili sulle politiche di moderazione – un’ondata di utenti ha iniziato a migrare verso altre piattaforme concorrenti di Twitter.
Gli utenti cercano alternative più in linea con la loro etica. Nuove piattaforme emergono, mentre quelle già esistenti si adattano. Questa situazione ha reso il futuro dei social media più incerto che mai. Quale di queste alternative dominerà il mercato del microblogging? O Sarà X (ex Twitter) a restare al comando?
X (precedentemente Twitter): La piazza globale rivisitata
In caso non lo conosciate o non l’abbiate mai utilizzato approfonditamente, iniziamo da Twitter. Il noto social media conosciuto per i suoi “tweet“, brevi messaggi di 140 caratteri prima, e 280 caratteri poi. Gli utenti “seguono” account di interesse, ricevendo i loro tweet nella propria “timeline“. Non solo testi, ma anche immagini, video e GIF animati. Gli argomenti popolari sono evidenziati con “hashtag“. Si può rispondere, “retwittare” o condividere i tweet altrui. Sulla home scopriamo anche cosa c’è in tendenza, ovvero, le parole e gli hashtag più utilizzati. Molti lo utilizzano per informarsi rapidamente e partecipare a discussioni globali. Di recente, però, negli ultimi 2 anni, la gestione controversa di Elon Musk il nuovo proprietario, per quanto riguarda la moderazione e il fatto più eclatante, cambio di nome e grafiche, ha portato alcuni utenti cercano alternative a Twitter, preoccupati per questioni legate alla privacy e alla gestione dei contenuti. Nonostante ciò, rimane la piattaforma madre di microblogging.
Mastodon: L’alternativa decentralizzata
Mastodon è una piattaforma social decentralizzata divisa in “istanze“, ciascuna simile a un mini social media. Grazie al protocollo ActivityPub, le istanze possono comunicare tra loro, consentendo agli utenti di interagire anche se appartengono a server diversi. A differenza dei social tradizionali, Mastodon pone l’accento sulla privacy e dà agli utenti maggiore controllo sui propri dati. Ogni istanza ha le sue regole e politiche, determinate dai suoi amministratori. Questa decentralizzazione può portare a esperienze diverse a seconda dell’istanza scelta. La popolarità di Mastodon è cresciuta in risposta alle preoccupazioni sulla privacy e la centralizzazione dei grandi social media. Essa rappresenta un tentativo di tornare a un internet più comunitario e meno monopolizzato.
Tumblr: L’atelier digitale della creatività
Tumblr è una piattaforma di blogging dove gli utenti creano “blog” personali per condividere vari contenuti, come foto, gif, video e citazioni. A differenza di altri social, Tumblr si concentra sulla personalizzazione: ogni blog può avere un aspetto unico. Puoi “seguire” altri blog e vedere i loro post nella tua “dashboard”. Se ti piace un post, puoi “rebloggarlo” per condividerlo con i tuoi seguaci. Tumblr è noto per la sua forte comunità e per essere un luogo dove la creatività e la scoperta sono al centro. È il posto perfetto per esplorare nuove idee e condividere passioni.
Gab: Tra i concorrenti di Twitter il più “libero” e controverso
Gab è un social media che si propone come alternativa ai social principali, enfatizzando la libertà di espressione. Tuttavia, è noto per ospitare utenti dell’estrema destra e per essere associato a contenuti di natura neonazista, razzista e teorie del complotto come Qanon. Gli utenti di Gab possono pubblicare “gabs”, simili ai tweet di Twitter. Sebbene Gab sostenga di promuovere la libertà di espressione e i valori cristiani, è stato criticato per la sua natura estremista. La piattaforma è stata collegata a episodi di radicalizzazione e violenza, come la sparatoria alla sinagoga di Pittsburgh nel 2018 e la pianificazione dell’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti nel 2021. Nonostante le critiche, Gab continua ad attirare utenti alla ricerca di una piattaforma meno moderata.
È importante considerare che sebbene ospiti molti utenti dell’estrema destra, non tutti gli utenti di Gab condividono tali opinioni.
Bluesky: L’esclusivo club dei microbloggers
Bluesky è un nuovo social media sviluppato come alternativa a Twitter, ideato da Jack Dorsey. Funziona su un protocollo open source e decentralizzato, che dà agli utenti più controllo sui propri dati. Questo permette di spostarsi tra diversi server senza perdere informazioni. L’interfaccia ricorda Twitter, permettendo post brevi e la capacità di seguire altri utenti. Un punto di forza di Bluesky è la sua natura esclusiva: è accessibile solo tramite invito, riducendo così la presenza di troll. Questa esclusività ha anche fatto sì che alcuni inviti venissero venduti a prezzi elevati. Il suo futuro nel mondo dei social è ancora da vedere. Così come BeReal, se non troverà presto una sua identità o delle distinzione da altri social, non andrà lontano.
Threads: Tra i concorrenti di Twitter che più fanno paura a Musk
Threads è un nuovo social media creato da Meta, la società dietro a Facebook e Instagram. Funziona come un’estensione di Instagram, permettendo agli utenti di condividere e interagire con contenuti in modo più rapido e integrato. Utilizza anch’esso il protocollo ActivityPub, che facilita l’interazione tra diverse piattaforme. Puoi accedere a Threads con le tue credenziali Instagram e tutti i tuoi dati. I follower sono sincronizzati tra le due App.
Si tratta del social che principalmente ha fatto arrabbiare Musk, in quanto da dichiarazioni del CEO di X, si tratterebbe non solo di una copia spudorata, ma sarebbe stata programmata da ex dipendenti di Twitter violando marchi, brevetti e segreti industriali. In tutta risposta Mark Zuckerberg il giorno del lancio di Threads ha twittato per la prima volta dopo 11 anni, con un Tweet che sfida direttamente Elon Musk sull’argomento controverso.
Tuttavia, a causa delle rigide norme sulla privacy dell’UE, Threads non è ancora disponibile in Europa. O meglio, molti utenti sono riusciti ad utilizzarlo al lancio scaricando l’App da “fonti alternative”, ficnhè non sono stati bloccati forzatamente tutti gli utenti dell’Unione Europea. Ad oggi non è ancora chiaro quando Threads sarà di nuovo disponibile anche per noi in Europa.
Discord: il concorrente alternativo al microblogging
Oltre ai classici social media, ci sono anche piattaforme che, sebbene nate con scopi diversi, stanno diventando concorrenti nel campo del microblogging. Parliamo di Discord, un’applicazione nata per la comunicazione tra gamer, ma ha guadagnato popolarità in diversi ambiti grazie alla sua struttura versatile. L’interfaccia è basata su “server“, simili a chat room, che possono avere diversi canali tematici per chat vocali o testuali. A differenza dei tradizionali programmi di microblogging, Discord combina caratteristiche di chat e comunità, offrendo un luogo dove gli utenti possono interagire liberamente. Gli amministratori di un server definiscono le regole e moderano le discussioni. L’aggiunta di applicazioni come Midjourney, che permette di creare immagini con l’intelligenza artificiale, ha ulteriormente ampliato le potenzialità della piattaforma. Questo mix di funzionalità ha reso Discord sempre più popolare tra diversi gruppi di utenti.
Concorrenti di Twitter: chi vincerà?
I social media stanno sempre cambiando. Con la trasformazione di Twitter in “X”, molte persone stanno cercando nuove opzioni. Piattaforme come Mastodon, Tumblr e Discord sono ora visti come concorrenti di Twitter. Anche nuovi giocatori come Bluesky e Threads stanno cercando di fare il loro ingresso. Ma, a prescindere dai cambiamenti, la necessità delle persone di usare piattaforme di microblogging per connettersi e condividere non cambia.
Redazione Tana delle Volpi
[…] I social media si rendono ancora protagonisti, complici di incoraggiare un fenomeno attualmente sulla cresta dell’onda: il controllo delle nascite e i metodi contraccettivi naturali.Anche se i contraccettivi oggi disponibili hanno cambiato la vita di molte persone, alleggerendo in modo particolare i pensieri delle donne in merito alla preoccupazione di restare incinte, non tutte la pensano allo stesso modo. Se da un lato ci sono quelle che si sentono finalmente libere di vivere il sesso, dall’altro c’è un sommerso inesplorato di donne scontente dei progressi scientifici in merito alla contraccezione. Sono coloro che non hanno avuto delle esperienze positive e che lamentano sintomi ed effetti collaterali che hanno fortemente condizionato le loro vite. Hanno quindi deciso di intraprendere la via della contraccezione naturale. […]