Deep Nude e Deep Fake: cosa rischia chi spoglia le ragazze tramite l’intelligenza artificiale. Il caso di Rose Villain

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L’intelligenza artificiale ha generato fenomeni controversi come il “Deep Fake” e “Deep Nude”, che alterano la realtà, creano immagini e situazioni inesistenti e possono manipolare l’immagine delle persone, creando contenuti intimi senza consenso.

Anche personaggi famosi come Rose Villain, cantante italiana, e Taylor Swift all’estero, sono diventate vittime di questi strumenti, denunciando la circolazione di foto nude false che la ritraevano, suscitando un dibattito sull’uso etico dell’IA.

Tecnologia Deep Fake

Il “Deep Fake” sfrutta l’IA per creare audio e video estremamente realistici, sostituendo volti o modulando voci in contenuti esistenti. Rispetto a qualche anno fa, queste tecnologie sono alla portata di tutti.

Ce n’è per tutti i gusti. Sia con programmi a pagamento che gratuiti. Possiamo creare una canzone tramite intelligenza artificiale, utilizzando la voce di un cantante famoso oppure 100% originali scegliendo soltanto un prompt da cui partire, che offrono servizi come Suno.AI.

Possiamo creare grazie a tecnologie come quelle di Open AI testi, immagini e (tra poco) video personalizzati..

Quando queste tecnologie generative sono a imitare spacciando per reali (per goliardia, con lo scopo di creare scompiglio e altri casi) fatti non accaduti (personaggi famosi che fanno qualcosa che non è mai accadute, oppure cantanti che cantano canzoni che non hanno mai cantato) parliamo appunto di Deep Fake.

Questa tecnologia può generare fotomontaggi e immagini convincenti, portando alla diffusione di false notizie o compromettendo l’immagine pubblica di individui senza il loro consenso. C’è addirittura chi l’ha usato per superare dei colloqui con il “volto” di qualcun altro.

Deep Nude: controversie e casi famosi

“Deep Nude” è un’applicazione specifica dell’IA che “spoglia” le persone nelle fotografie, generando immagini nude artificiali. Ne troviamo di due tipi:

  • Quello che “appiccica” il volto della vittima sul corpo, nudo reale o disegnato, di un’altra persona. Questa tipologia è stata utilizzata anche prima dell’intelligenza artificiale ma manualmente tramite programmi di photo editing
  • Quello che sostituisce i pixel delle parti “vestite della vittima” con delle parti intime nude, realistiche, disegnate dall’AI. Non a caso una di queste applicazioni è chiamata Bikinioff, in quanto i risultati migliori si ottengono con le foto di vittime in costume da bagno, avendo meno materiale da “rimuovere”.

Deep Nude: i casi di Rose Villain e Taylor Swift

Rose Villain, in un’esplicita denuncia tramite Instagram, ha condiviso il suo turbamento per essere diventata bersaglio di “Deep Fake”, con la circolazione di immagini nude false attribuite a lei, su diversi siti web. Questo episodio riecheggia la situazione vissuta da Taylor Swift, la cui immagine è stata altresì manipolata e diffusa su X (ex Twitter), tanto che il social aveva dovuto bloccare gli hashtag e le ricerche legate alla cantante.

Rose Villain  denuncia il caso dei suoi Deep Nude

Deep Fake e Deep Nude: cosa si rischia legalmente? Possibili reati

L’uso improprio delle tecnologie “Deep Fake” e “Deep Nude” espone a rischi legali concreti.Si può andare da:

  • Risarcimenti civili per danni morali legati al disagio emotivo
  • Sanzioni penali nel caso di revenge porn oppure a diffamazione per immagini che mostrano persone in situazioni mai avvenute
  • Violazione sulla protezione dei dati personali, nei casi di “semplice” utilizzo dei volti dei soggetti coinvolti, senza esserne autorizzati
  • Reati che riguardano l’uso di immagini di minori, i minori nel nostro ordinamento (e non solo) sono particolarmente tutelati, e ogni abuso è punito più severamente o con pene dedicate.

In quest’ultimo esempio, recentemente degli studenti minorenni sono finito a processo per pedopornografia, per aver diffuso deep nude delle proprie compagne di classe, minorenni. Per l’interpretazione della legge, anche le immagini fittizie di minori rientrano in questo reato.

In quel caso il giudice ha deciso di non procedere, ma la risposta è che la giurisprudenza si sta muovendo per cercare di interpretare e sanzionare i reati derivanti da queste tecnologie.

Anche il Revenge Porn è un reato abbastanza grave che ha avuto varie sentenze e gode di un’importanza mediatica non indifferente. Le tecnologie citate possono aumentare questo tipo di reato anche senza disporre realmente di immagini intime della vittima.

Conclusione

La diffusione di “Deep Fake” e “Deep Nude” rappresenta una sfida etica e legale emergente, evidenziando l’importanza di un uso consapevole e responsabile dell’intelligenza artificiale. Mentre i casi di Rose Villain e Taylor Swift sottolineano la vulnerabilità delle persone nell’era digitale, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e adottare misure legislative adeguate per proteggere la privacy e l’integrità individuale.

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